Superbonus, così le partite Iva possono cedere retroattivamente i crediti

Il Dl Semplificazioni fiscali, diventato legge, cancella la data del primo maggio e rende la cessione alle società, ai professionisti e alle partite Iva retroattiva, questa volta senza ostacoli temporali. Dunque, relativamente al Superbonus e ai cosiddetti bonus “minori”, le banche (o le società appartenenti ad un gruppo bancario) potranno sempre cedere il credito acquisito a favore di soggetti, diversi dai consumatori o utenti, che abbiano stipulato un contratto di conto corrente con la banca stessa o con la capogruppo, senza facoltà di ulteriore cessione. Nel novero di “consumatori o utenti” è stato precisato nel dossier elaborato dal Centro studi della Camera rientrano le «persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale». Dunque, la cessione banca-correntista è possibile verso società, professionisti e partite Iva, ad esclusione dei soli consumatori.

Per sbloccare il meccanismo della cessione dei crediti, in fase di conversione del Dl Semplificazioni Fiscali erano stati presentati diversi emendamenti che tentavano di affrontare la questione della responsabilità in solido, in caso di frodi, tra chi cede il credito e chi lo acquisisce. Va ricordato a tal proposito che la circolare 23/E dell’Agenzia delle Entrate ha precisato in quali casi può determinarsi la responsabilità solidale tra cedente e cessionario. Quest’ultimo, in particolare, è chiamato al ricorso alla specifica diligenza richiesta al fine di «evitare la realizzazione della violazione e l’immissione sul mercato di liquidità destinata all’arricchimento dei promotori dell’illecito»

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𝐑𝐢𝐜𝐡𝐢𝐞𝐝𝐢 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐢 𝐢𝐧𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐨 𝐒𝐭𝐮𝐝𝐢𝐨 𝐆𝐞𝐨𝐦𝐞𝐭𝐫𝐚 𝐁𝐚𝐥𝐳𝐚𝐧𝐨
SEDE DI VALLEFOGLIA: 𝟬𝟳𝟮𝟭 𝟮𝟬𝟭𝟰𝟵𝟵 – 𝟯𝟯𝟵 𝟲𝟳𝟱𝟭𝟰𝟵𝟭
SEDE DI URBINO: 𝟬𝟳𝟮𝟮 𝟬𝟰𝟬𝟵𝟯𝟰 – 𝟯𝟯𝟵 𝟲𝟳𝟱𝟭𝟰𝟵𝟭
SEDE DI PESARO: 𝟬𝟳𝟮𝟭 𝟱𝟴𝟯𝟯𝟰𝟳 – 𝟯𝟯𝟵 𝟲𝟳𝟱𝟭𝟰𝟵𝟭
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Articolo tratto da professionearchitetto.it

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